Il basalto in agricoltura

on Ottobre 19 | in Consulenza Giadinaggio, Giardino Biodinamico, Orto Biodinamico | by | with No Comments

di Fabio Fioravanti

La farina di basalto rappresenta un valido ingrediente nell’allestimento del preparato Fladen, per la rigenerazione dei terreni e per la vitalità di suolo e piante. Si tratta di un minerale molto particolare, che può essere usato in vari modi. Il basalto è una roccia magmatica effusiva la cui composizione può essere variabile. Si tratta di un magma che ha subito una solidificazione molto rapida a contatto con aria o acqua. Questo genere di rocce normalmente contiene silicio (solitamente in percentuali che oscillano tra il 45 ed il 55%), allumina, calcio, ferro, magnesio, alcali e titanio (in basse percentuali).

Basalto

Questa roccia può essere impiegata sotto forma di farina, con le dovute modalità, per rivitalizzare i terreni che hanno perso fertilità. Le potenzialità della farina di basalto vengono esaltate nel momento in cui questa passa attraverso un processo vivente. Trattandosi di un minerale, quindi privo di vita, si rende necessario un processo organico che possa amplificare ed esaltare le qualità e gli elementi che caratterizzano il basalto.

geo-basalto

L’utilizzo in agricoltura biodinamica di questa farina di roccia avviene principalmente attraverso il preparato Fladen, nel quale costituisce un ingrediente fondamentale (insieme al letame di vacca, ai gusci d’uovo ed ai preparati biodinamici). Il Fladen diviene un rimedio particolarmente indicato per i terreni in conversione e per riportare fertilità nel suolo sfruttato.

Per dare un’immagine poetica di questa roccia si può dire che rappresenti un po’ il latte materno per la terra, essendo portatrice di forze primordiali. Quindi forze di vita e forze di guarigione. Il preparato Fladen, se correttamente allestito, è in grado anche di favorire e incrementare la presenza del lombrico, purché si rispetti il terreno e si facciano concimazioni organiche.

Proprio questa azione di stimolo favorisce soprattutto l’attività biologica del suolo, che sarà più efficiente nella decomposizione della sostanza organica e dei residui vegetali. Decomposizione come fonte di fertilità, poiché vengono rimessi in circolo importanti elementi nutritivi fondamentali per la nutrizione delle piante. Non meno importante è la presenza e la funzione del lombrico.

Il preparato Fladen va dinamizzato 20 minuti in acqua pura a 36-38°C. Ne occorrono 150-200 grammi per ettaro, che vanno diluiti in 40 litri d’acqua che, una volta dinamizzata, va distribuita a goccia grossa su terreno umido e nelle ore serali (per impedire che poi evapori). La farina di basalto può essere anche aggiunta al cumulo in percentuale del 3-4% circa, per poi ottenere un ottimo compost. È importante riuscire ad aggiungerlo in fase di allestimento, in modo che possa attraversare tutto il processo di trasformazione tipico del compostaggio.

Lo si può anche impiegare come ingrediente nella pasta per tronchi per indurre produzione, qualità e pezzatura: si utilizza 1/3 di letame fresco di mucca + 1/3 di bentonite (no argilla bianca) + 1/3 di basalto, il tutto mescolato con il preparato 500 dinamizzato in acqua e pronto all’uso (quanto basta). Ci si può servire del basalto anche nella preparazione dei terricci e dei substrati per piante e piantine, in proporzioni del 3-4% sulla massa totale. Grazie al contenuto di silicio stimola le naturali autodifese dei vegetali, che saranno meno soggetti ad attacchi da parte di crittogame, batteriosi e virosi.

lombrico

Nelle foto si può notare come l’uso costante del preparato Fladen abbia favorito il lombrico. Attraverso le sue deiezioni viene generato nuovo terreno fertile e soffice. Questo insetto molto evoluto produce un humus stabile miscelando la frazione minerale con quella organica all’interno del proprio intestino, arricchendo il tutto con composti calcarei prodotti da ghiandole particolari presenti al suo interno. Le gallerie scavate in senso verticale favoriscono la circolazione dell’ossigeno nel suolo. In questo modo si previene la mineralizzazione e la perdita di fertilità nei suoli.

Ovviamente il preparato Fladen da solo non può fare miracoli, ma occorre applicare tutte le buone pratiche agronomiche tipiche dell’agricoltura biodinamica (come già spesso ribadito). Può essere utilizzato anche in stalla direttamente sulla lettiera, in modo che già alla fonte il letame possa essere guidato nel processo di trasformazione e maturazione.

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