Come progettare un giardino biodinamico.
Quando si va a progettare un giardino biodinamico bisogna tener presente che andiamo a creare un organismo dinamico e vivente, che deve interagire con il contesto in cui si trova con i fruitori ma soprattutto con gli altri regni esistenti: quello minerale, quello animale, quello dell’uomo.
La pratica dell’osservazione e dell’ascolto da parte del progettista verso l’ambiente circostante risulta fondamentale per creare questa armonia.
Il progettista deve avere una certa sensibilità nel sentire le forze vitali del luogo o di una pianta magari secolare esistente, dei venti o correnti d’aria presenti dei giochi di sole ed ombra.
Cosa considerare per progettare un giardino biodinamico
Quindi quando il nostro intervento modifica un territorio dobbiamo tener presente del territorio geografico dove ci troviamo, della geologia del terreno che andiamo ad utilizzare, dell’esposizione solare in riferimento ai 4 punti cardinali e ultimo ma non meno importante del clima esistente come macro e microclima in quel luogo.
A questo punto diventa fondamentale la relazione con i fruitori finali privato o istituzioni che siano per determinarne le aspettative, l’interesse, la funzione, le conoscenze, la gestione futura, il tempo a disposizione e altre.
Queste considerazione determinano le scelte del nostro lavoro, in quanto è fondamentale tenerne conto nel momento in cui andiamo a modificare un territorio con creazione di movimenti terra o specchi d’acqua ma soprattutto quando decidiamo di inserire delle piante ad alto fusto e dei cespugli che dovranno entrare in sintonia con l’ambiente circostante.
Infine anche l’aspetto di risparmio energetico in termini di consumi di risorsa idrica risulta ai giorni d’oggi fondamentale.
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