Biancospino

on Giugno 13 | in Consulenza Giadinaggio, Cura delle Piante | by | with No Comments

Crataegus monogyna e Crataegus oxyacantha

Il Biancospino è un’essenza che appartiene alla famiglia botanica delle Rosaceae. E’ presente in quasi tutte le regioni temperate d’Europa, in Italia è molto utilizzato all’interno dei giardini sia per la meravigliosa fioritura che per i frutti che maturano nel periodo autunnale e perdurano sulla pianta anche durante l’inverno. Tollera bene anche il freddo invernale infatti si può trovare anche ai margini dei boschi sui pendii più soleggiati fino a 1000-1200 metri di altitudine.

Le due varietà indicate, Crataegus monogyna e Crataegus oxyacantha, si differenziano in modo quasi impercettibile, il primo ha uno stilo solo mentre il secondo presenta 1, 2 o tre stili, ha foglie con lobi più appuntiti. Dal punto di vista morfologico solo un occhio esperto e attento può distinguere le due varietà.

E’ un arbusto a foglia caduca che generalmente non cresce oltre i 3-4 metri di altezza, la corteccia è grigia e liscia negli esemplari giovani mentre in quelli più anziani diventa ruvida e scura. I rami presentano delle spine, le foglie sono riunite in piccioli, alterne e piccole, con una o due incisioni, per lato poco profonde, sono prive di peluria e hanno margine dentato, più scure sopra e grigio chiaro sotto.

Crataegus-monogyna

Fiorisce dopo l’emissione delle foglie, generalmente a maggio. I fiori sono lievemente profumati, di colore bianco e riuniti in corimbi, sono ermafroditi e dotati di 5 petali appiattiti.

FIORE

Anche i frutti sono riuniti in mazzetti, sono nello stadio iniziale di colore verde per diventare rossi quando sono maturi nel periodo autunnale. Sono di forma sferica, di 1 centimetro di diametro, con polpa di colore arancio e contengono 1 o più grossi noccioli molto duri.

Non si tratta di un vero frutto ma bensì di una bacca che rimane sulla pianta anche durante l’inverno.

FRUTTO

Si utilizzano i fiori, i frutti e le foglie per le loro riconosciute proprietà medicinali per le patologie cardiache e della circolazione: migliora la circolazione coronarica, regola la pressione arteriosa, allevia i disturbi ritmici del cuore.

Quando i frutti raggiungono la maturazione possono essere utilizzati, assieme ad altra frutta, per la preparazione di confetture, gelatine e tisane oppure, eliminando il nocciolo, anche crudi.

Per la sua bellezza e robustezza viene spesso impiegato per la creazione di siepi ornamentali.

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