“Con la fine di dicembre la Terra trattiene completamente la propria animicità. In questo momento l’ha tutta in sé assorbita, così come avviene nell’uomo che alla fine dell’inspirazione trattiene in sé l’aria …….. Il periodo di Natale corrisponde al momento in cui la Terra appunto trattiene il respiro. L’animico-spirituale è dalla Terra completamente trattenuto.”
(Rudolf Steiner)
Ogni festività segna l’inizio di una stagione e ne esprime le caratteristiche legate ai quattro elementi della natura: Terra, Acqua, Aria e Fuoco. L’alternarsi delle stagioni ci parla dell’evoluzione della Terra con il prevalere di uno di questi elementi sull’altro come risvegliandone di volta in volta le forze per indurle a maturazione.
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Nell’Inverno l’elemento Terra prevale con le sue caratteristiche di forma e materia, come nei minerali, ma in questa stagione anche ciò che non ha una sua forma stabile tende ad indurirsi come l’Acqua che per diventare elemento Terra si solidifica divenendo brina o neve o ghiaccio.
Allo stesso modo anche tanti animali cercano un maggiore contatto con la Terra e durante l’inverno riposano, al riparo, in tiepide tane. Anche gli alberi, privi di vegetazione sembrano “mineralizzarsi”.
Durante l’inverno l’uomo ha un pensiero più lucido perché il cervello, l’organo più mineralizzato, è più vicino alla terra ed è più desto.
Durante questa stagione la Terra è veramente terra e anche gli esseri elementari gioiscono di questo.
Si comprende come l’evento del Natale ricorra proprio in inverno: la nascita di Gesù ci parla di un essere di natura spirituale che si compenetra, si materializza assumendo sostanza e forma terrena. In particolare il periodo delle Dodici Notti fra il Natale e l’Epifania, feste introdotte dalla liturgia cristiana, è sempre stato considerato importante fin dall’antichità.
Per l’antica Roma il 25 dicembre era l’inizio della festa dei Saturnali ed in quel giorno si festeggiava “Il Sole Invitto”.
Per l’umanità di quell’epoca era ancora possibile percepire il Sole e la Terra come Entità ed Esseri viventi.
Il grande respiro della Terra, che durante quei giorni del solstizio, con la sua ispirazione giunge al massimo della sua concentrazione terrestre, darà poi luogo all’espirazione, alla preparazione della primavera, con nuovi fiori, gemme e virgulti….in una parola : Vita!
In quelle 12 notti è come se trattenessimo il respiro per sentire la gioia del ritrovato ritmo dell’anima. Tutto aspira a nuova vita che sa di forza vittoriosa sulle illusioni di oscurità di male e di morte.
Questo rinvigorirsi delle forze dell’anima ci invita a rimanere desti, a lavorare su noi stessi, ad avere fiducia nel mondo spirituale. I temi della paura e del coraggio sono temi essenziali dell’esperienza umana, la sfiducia e la paura minano le forze individuali e rappresentano esse stesse forze ostacolatrici del cammino spirituale dell’essere umano rendendo impossibile una vera vita sociale, che dovrebbe essere l’anelito principale della vita spirituale dell’individuo.
Si pone davanti a noi un compito ben preciso: coltivare in noi stessi le doti e le virtù spirituali che possano contrastare le spinte che si manifestano nella realtà sociale e nell’interiorità degli individui.
Attraverso la fiducia in noi stessi come individui, negli altri e nella forza del mondo spirituale possiamo raccogliere il coraggio affinché queste forze superiori si manifestino nell’esperienza della vita quotidiana.
Se ci impegneremo in questo lavoro di autoeducazione i benefici saranno visibili sia per noi stessi come individui, nel raggiungimento di un maggiore equilibrio, di più salute psico-fisica, ma anche per una vita di relazione e sociale più sana e proficua.
Ci lasciamo alle spalle un anno che ci ha messi a dura prova, come individui e come comunità, l’impegno con il quale stiamo reagendo alle forze disgregatrici fanno ben sperare, ci è data la libertà di scegliere a quali forze attingere e questo è il periodo dell’anno che più ci offre l’opportunità di operare spiritualmente per cominciare il nuovo anno con coraggio e forza, fermi nei nostri propositi. Per usare le parole dette da Virgilio a Dante nel Purgatorio: …..”sta come torre ferma, che non crolla già mai la cima per soffiar de’ venti”…..(V 13, 15)
L’augurio di un sereno Natale e Buon Anno Nuovo a tutti
Biogiardino
Con dedica di una preghiera
Da Rudolf Steiner: “Per l’era di Michele”
Per l’era di Michele
Dobbiamo sradicare dall’anima
tutta la paura e il timore
di ciò che il futuro può portare all’uomo.
Dobbiamo acquisire serenità
in tutti i sentimenti
e le sensazioni rispetto al futuro.
Dobbiamo guardare in avanti
con assoluta equanimità
verso tutto ciò che può venire
e dobbiamo pensare che tutto quello che verrà
ci sarà dato da una direzione del mondo
piena di sapienza.
È questo che dobbiamo imparare in questa era:
a saper vivere in assoluta fiducia, senza alcuna sicurezza nell’esistenza;
a saper vivere nella fiducia nell’aiuto
sempre presente del mondo spirituale.
In verità nulla avrà valore altrimenti.
Discipliniamo la nostra volontà
e cerchiamo il risveglio interiore
tutte le mattine e le sere.
O Michele, io mi raccomando alla tua guida con tutta la forza del cuore, così che questo giorno possa diventare l’immagine della tua volontà di porre ordine nel destino.
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