Lavoriamo anche a novembre.

on Novembre 5 | in Calendario Biodinamico, Orto Biodinamico | by | with No Comments

Per fortuna la pioggia è arrivata! Stiamo attenti che il nostro orto non si allaghi e quindi procediamo a creare una rete di sgrondo delle acque; se osserviamo che ci sono delle pozzanghere che non si asciugano entro due giorni bisognerà provvedere perché il ristagno idrico potrà provocare seri danni alle colture.

In questi giorni pieni di acqua e fango è difficile lavorare nell’orto. Tuttavia sono giorni buoni per la messa a dimora dell’aglio, delle cipolle.

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Se la terra è bagnata possiamo  stendere dei teli di nylon affinché altra pioggia non bagni il terreno, spostiamo poi il telo durante i giorni sereni per favorire l’asciugatura del suolo, oppure manteniamolo sul terreno avendo cura che possa circolare aria, ad esempio mettendo delle cassette. Possiamo fare anche un decotto di Equiseto Arvense e spruzzarlo sul terreno prima di coprirlo. Dopo qualche giorno, se abbiamo eseguito questa operazione con cura, potremo seminare e trapiantare tutto quello che ci eravamo programmati, anche se il calendario biodinamico indicherebbe altrimenti.

Un altro espediente importante è la concia dei bulbi, aglio e cipollini: in un secchio di 5 litri di acqua mettiamo 20ml di propoli idroalcolico ed un punta di coltello di zolfo bagnabile. Immergiamo i bulbi per 15-20 minuti, poi seminiamo subito.

Diamoci da fare perché il tempo stringe! Ricordiamoci che su tutto l’orto possiamo irrorare il preparato biodinamico Fladen colloidale per dare al suolo la forza di decomporre adeguatamente la sostanza organica, per richiamare la vita dei lombrichi e preparare la vita per la primavera. E’ infatti questo periodo il momento più propizio per prendersi cura della fertilità armonica dell’orto.

Nel caso ci siano piogge prolungate è importante poter spruzzare al suolo e alle piante il cornosilicio-equiseto

In giardino ritiriamo in casa o in serra eventuali piante che non sopportano il freddo, come gerani, plumbago, ed altre piante. Assicuriamoci che quando le mettiamo al riparo siano asciutte, nel caso contrario potrebbero sviluppare facilmente muffe e funghi patogeni.

Possiamo trapiantare i bulbi sia in piena terra che nei vasi. Se il terreno è bagnato, è meglio non calpestarlo: possiamo trapiantare i nostri bulbi nei vasi e successivamente in piena terra, quando il suolo ce lo consente. Per fare una concia disinfettante dei bulbi, in un secchio di 5 litri di acqua mettiamo 20 ml di propoli idroalcolico ed un punta di coltello di zolfo bagnabile e mescoliamo. Immergiamo i bulbi per 15-20 minuti, poi seminiamo subito.

Raccogliamo accuratamente le foglie che cadono sul prato ogni 2 -3 giorni; purché il prato non sia troppo bagnato…tuttavia se le foglie sono tante e non vengono raccolte allora bisognerà entrare lo stesso e calpestare… in questo caso “tra due mali si sceglie quello minore”. Riusciremo a fare una arieggiatura successivamente, quando le condizioni lo permetteranno.

In giardino non potiamo se le piante sono umide e bagnate perché si infettano con facilità; se abbiamo eseguito dei tagli, occorrerà disinfettarli localmente con delle spruzzature di bicarbonato di sodio (100 gr in 10 litri di acqua) non sui sempreverdi per i quali andrà usato il propoli idroalcolico (25 ml in 10 lt di acqua).

Una buona spruzzatura di Fladen colloidale è quello che ci vuole in questa epoca nel nostro frutteto al fine di aiutare la “digestione” delle foglie che cadranno: 50 gr dinamizzati in 15 litri di acqua tiepida per un’ora. Spruzzare nel sottochioma .

Procediamo a creare una rete di sgrondo delle acque; se osserviamo che ci sono delle pozzanghere e queste non si asciugano entro due giorni, allora bisognerà provvedere perché il ristagno idrico potrà provocare seri danni alle radici. Anche qui è consigliabile innaffiare al piede con microorganismi effettivi e poi spargere decotto di equiseto (50 gr di equiseto arvense da far bollire per un’ora in 3 litri d’acqua a fuoco lento).

In questa epoca nel frutteto non ci sono troppi lavori da eseguire viste le piogge frequenti, eccetto per chi ha le olive e le deve ancora raccogliere; tuttavia è bene procurarsi in anticipo del buon compost, oppure dello stallatico (verificare che sulla confezione ci sia scritto “consentito in agricoltura biologica”) e, appena il terreno lo consente, procedere alla concimazione che andrà fatta nel sottochioma degli alberi, non vicino al tronco ma in corrispondenza della proiezione della chioma. Per gli alberi più deboli è consigliabile utilizzare dell’humus di lombrico biodinamico. L’humus andrà interrato in particolar modo per le piante più giovani alla dose di 4-5 kg per pianta.

É importante non effettuare tagli quando la pianta è bagnata perché si infetta facilmente… se siamo costretti a farlo o lo abbiamo già fatto allora è bene fare subito un trattamento disinfettante con della poltiglia bordolese, sia su i tagli che sull’albero intero. La poltiglia bordolese la si trova nei garden ben forniti; si vedano le dosi e le avvertenze sulla confezione di acquisto.

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