Colorare il nostro giardino con arbusti da fiore a bassa manutenzione
Arbusti molto interessanti per la loro generosa e sempre costante fioritura, con pochissime esigenze e bassa manutenzione, ci regalano notevoli soddisfazioni e ora è il periodo ideale per la messa a dimora.
Nonostante le generose e spettacolari fioriture che regalano ogni anno da inizio primavera a buona parte dell’estate, le spiree purtroppo godono di un ruolo di secondo piano in giardino. Pur appartenenti alla famiglia delle Rosacee, le spiree non sono primedonne come le rose; vengono spesso confuse con i pruni da fiore o con i biancospini, con i quali hanno in comune la rusticità, il colore dei fiori (anche se alcune hanno fiori rosa) e la capacità di adattarsi a qualsiasi condizione di clima e di terreno, anche se però sono prive di spine.
Esistono all’incirca una cinquantina di specie di spiree, tutte arbusti a foglia caduca originarie delle zone a clima temperato fresco dell’emisfero boreale, diffuse in Europa, Asia, Africa settentrionale e America del Nord, fino al Messico, anche se la maggior parte di quelle coltivate per uso ornamentale proviene principalmente dalla Cina e dal Giappone.
Il nome “spirea” deriva dal greco speira, che significa legaccio, poiché molte specie hanno rami lunghi e flessibili, usati anticamente per fare corone e ghirlande.
La loro comparsa nei giardini europei è iniziata attorno al Seicento. Dall’incrocio delle diverse specie sono derivate numerose varietà, tutt’ora ampiamente coltivate.
Per quanto riguarda la fioritura, il mondo delle spiree viene diviso in due grandi gruppi: spiree a fioritura precoce primaverile (da fine marzo a fine aprile-metà maggio) tutte o quasi di colore bianco, e spiree a fioritura tardo primaverile-estiva (da fine maggio a luglio), generalmente a fiore rosa. Quelle che appartengono al primo gruppo presentano uno sviluppo piuttosto allargato (raggiungono un’altezza di 1-1,2 metri e una larghezza di circa 2-3 metri) con lunghi rami ricadenti a maturità, dove i fiori sono portati dai rami prodotti l’anno precedente. Le spiree che appartengono al secondo gruppo hanno invece un portamento eretto (raramente superano 1,2 metri di altezza e una larghezza di 0,5-1 metri), tendendo ad allargarsi di anno in anno per la loro spiccata capacità di emettere polloni (nuovi fusti) dalla base dell’arbusto, fiorendo sui rami prodotti nel corso della stagione.
Oltre alle generose fioriture, in autunno, le spiree regalano anche un altro spettacolo, il fogliame, che si tinge di calde tonalità giallo-oro.
SPIREE A FIORITURA PRECOCE PRIMAVERILE
1-Spiraea thumbergii.
Originaria della Cina, è la prima spirea a fiorire, cioè attorno a metà-fine marzo. E’ un arbusto molto rustico, fittamente ramificato, a sviluppo arrotondato, che può raggiungere 150-180 cm di altezza e altrettanti di larghezza. I fiori, piccoli e di colore bianco puro, sono riuniti in fitti corimbi (cioè in un’infiorescenza) che ricoprono completamente i rami, spesso anche prima della comparsa delle foglie. Queste ultime sono lineari, lunghe fino a 4 cm e di colore verde chiaro. La fioritura, sia pur spettacolare, non dura a lungo, specie se si verifica qualche acquazzone. Di sviluppo naturalmente compatto e arrotondato, non necessita di potature e, se necessarie per problemi di ingombro, vanno eseguite rigorosamente dopo la fioritura.
2-Spiraea x arguta Zabel.
Considerata da molti una delle spiree più belle, presenta una forma compatta e molto ramificata; può crescere fin oltre i 2 metri di altezza e raggiungere i 2 metri di larghezza. I rami, a portamento eretto, tendono ad arcuarsi a maturità, conferendo alla pianta un’elegante forma a fontana. Le foglie sono lanceolate, leggermente dentate, lunghe fino a 3-4 cm, di colore verde medio. La fioritura è spettacolare, costituita da piccole corolle di colore bianco candido riunite in corimbi (cioè in un’infiorescenza) che ricoprono il ramo per tutta la sua lunghezza, nascondendolo alla vista. Anch’essa piuttosto precoce, fiorisce in genere a fine marzo-inizio aprile. Come la precedente, non necessita di potature e, se necessarie, da eseguire dopo la fioritura.
3-Spiraea x vanhouttei Pink Ice.
Particolarmente interessante e del tutto nuova, questa spirea presenta portamento allargato e ricadente, a fontana; raggiunge i 70-100 cm di altezza e altrettanti di larghezza. Le foglie, simili nella forma a quelle di Spirea x vanhouttei Zabel, sono finemente variegate di bianco, specie in priamvera a inizio vegetazione. I getti giovani, inoltre, sono ampiamente soffusi di rosa. Anche i fiori sono simili a quelli di Spirea x vanhouttei Zabel, cioè bianchi e riuniti in infiorescenze tondeggianti che si sviluppano lungo tutto il ramo. Fiorisce da metà a fine aprile.
4-Spiraea x vanhouttei Zabel.
Probabilmente si tratta della spirea più conosciuta e coltivata, ottenuta in Francia nel 1862. E’ un bellissimo arbusto a rami sottoli, arcuati, molto elegante e flessuoso nel portamento, che può raggiungere e superare i 2 metri di altezza e i 2-3 metri di larghezza assumendo a maturità uan forma a fontana. Le foglie, obovate (cioè ovali e allungate) o talora costituite da 3 lobi, sono leggermente dentate e lunghe da 2 a 5 cm, di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde grigio su quella inferiore. I fiori, di colore bianco puro, sono riuniti in corimbi (cioè in un’infiorescenza) di 5-6 cm di diametro, numerosissimi, che si formano lungo tutto il ramo. Fra tutte le spiree a fioritura primaverile è una delle più tardive, in quanto fiorisce generalmente attorno a metà-fine aprile. La fioritura, duratura e bellissima, è assolutamente appariscente, specie se si ha l’accortezza di lasciar crescere liberamente l’arbusto o di creare gruppi isolati costituiti da 3-5 esemplari. Per il so portamento elegante, si presta anche per creare siepi miste con altri arbusti (da fiore e/o sempreverdi) o per fiancheggiare viali di campagna.
SPIREE A FIORITRA TARDO PRIMAVERILE-ESTIVA
Derivano tutte da Spirea japonica, specie originaria della Cina e del Giappone.
5-Spiraea bullata Crispa (sinonimo di Spirea crispifolia).
Si tratta di una delle spiree più piccole. Introdotta in Europa nel 1864, è un arbusto compatto e rotondeggiante, a lento accrescimento, che raggiunge solo i 30-40 cm di altezza e altrettanto di larghezza. Le foglie sono ovate, dentate, molto piccole, di colore verde scuro e dalla superficie increspata, da cui il nome. I fiori, di colore rosa carico, sono riuniti in corimbi (cioè in un’infiorescenza) piatti di pochi cm di diametro. Fiorisce a giugno. Dato il minimo sviluppo, non richiede alcun tipo di potatura ed è adatta tanto alla coltivazione in vaso quanto nei giardini rocciosi o di montagna.
6-Spiraea japonica Shirobana.
Del tutto simile per quanto riguarda il portamento a Spirea x bumalda Anthony Waterer e a Spirea x bumalda Crispa, presenta tuttavia dimensioni assai ridotte, in quanto supera raramente i 40-50 cm di altezza e i 60-70 cm di larghezza. Il fogliame è di un bel verde brillante. i fiori, di colore rosa e/o bianco, sono portati da curiosissime infiorescenze piatte di 4-6 cm di diametro. Fiorisce a giugno, ma eliminando le infiorescenze via via che appassiscono rifiorisce sino a settembre.
7-Spiraea x bumalda Anthony Waterer.
E’ la varietà maggiormente diffusa nei Giardini. Presenta portamento compatto, denso, e raggiunge i 100-120 cm di altezza e gli 80-100 cm di larghezza. Le foglie sono di forma lanceolata e di un bel verde scuro. I fiori, molto piccoli, sono riuniti in infiorescenze piatte dette corimbi; sono di un bellissimo color carminio, che contrasta piacevolmente con il verde scuro del fogliame. Fiorisce solitamente a giugno, ma eliminando le infiorescenze via via che appassiscono rifiorisce sino a settembre.
8-.Spiraea x bumalda Crispa.
E’ una varietà molto decorativa, ad accrescimento compatto più largo che alto per via della forte tendenza a emettere numerosi rami dalla base; raggiunge i 60-80 cm di altezza contro il metro di larghezza. Ha foglie fortemente increspate ai margini, inizialmente rossastre, poi di un bel colore verde scuro. I fiori sono di un bel colore rosa acceso, riuniti in corimbi (cioè in un’infiorescenza) portati all’apice dei rametti. Fiorisce a giugno.
POCHE ESIGENZE E COME COLTIVARLE
Le spiree sono, tra gli arbusti da fiore per il giardino, quelli più adattabili e frugali, in quanto la loro coltivazione è estremamente semplice. Sopportano il freddo, sino anche a -10-15°C (anche associato a lunghi periodi nevosi), così come estati calde e siccitose.
Si adattano a qualunque tipo di terreno, inclusi quelli calcarei (che spesso prediligono) e argillosi; ciò non toglie che riescano meglio su terreni freschi, di medio impasto e moderatamente provvisti di humus.
Vivono bene tanto al sole quanto alla mezz’ombra; possono vegetare anche in ombra completa, ma in questo caso la fioritura è più scarsa.
Non hanno particolari esigenze d’acqua e di concimazioni, a eccezione dei primi due anni dopo la messa a dimora, quando durante la stagione vegetativa vanno moderatamente irrigate per mantenere fresco il terreno e favorire lo sviluppo in profondità delle radici. Solo in caso di prolungata siccità vanno irrigate, quando si nota che le foglie perdono turgore.
La potatura varia in funzione del gruppo di appartenenza. Le spiree a fioritura precoce primaverile fioriscono sui rami dell’anno precedente. Pertanto, se necessaria per ragioni di spazio o per ringiovanire gli arbusti, la potautura deve essere effettuata dopo la fioritura, cimando di 1/3 i rami che hanno fiorito ed eliminando i rami più vecchi e legnosi. Questa potatura favorisce l’emissione di rami basali che fioriranno l’anno successivo. Le spiree a fioritura tardo primaverile-estiva fioriscono, invece, sui rami prodotti nel corso della primavera. Vanno pertanto potate energicamente in febbraio tagliando i rami vecchi a 5-10 cm da terra, in questo modo la pianta formerà nuova vegetazione che porterà la fioritura già a partire da fine maggio (ma come già detto nei capitoletti relativi a ogni varietà, eliminando i fiori via via che appassiscono la pianta tende a ripetere la fioritura sino a inizio autunno).
COME IMPIEGARLE IN GIARDINO
Le spiree non sono certamente piante protagoniste, ma costituiscono lo “scheletro”, cioè lo sfondo del giardino. Quelle a fioritura precoce primaverile sono ideali per formare siepi libere (come quelle che fiancheggiano i vialetti di accesso ai tradizionali giardini di campagna) o gruppi costituiti da diverse specie e/o varietà. Sono anche adatte da coltivare singolarmente e lontano da altre piante, in modo che possano sfoggiare la loro splendida fioritura; in questo caso si consiglia di lasciare un ampio spazio attorno all’arbusto, in modo che possa allargarsi liberamente il più possibile. In generale queste spiree sono adatte per giardini di grandi dimensioni, nei quali trovano posto anche altri arbusti a fioritura scalare (come per esempio forsizia, deutzia, filadelfo, ibisco, lagerstroemia), in modo che vi siano fiori e colori nel momento in cui le spiree sono sfiorite.
Le spiree a fioritura tardo primaverile-estiva, per via della prolungata fioritura, per lo sviluppo contenuto e la forma compatta sono invece particolarmente adatte per realizzare bordure (anche miste con erbacee perenni come bergenie e hosta o graminacee ornamentali come stipa e pennisetum) e basse siepi, ma anche giardini rocciosi.
Volendo, con sole spiree è possibile creare una quinta fiorita da marzo a settembre, inserendo alternativamente specie e/o varietà a fioritura precoce primaverile e specie e/o varietà a fioritura tardo primaverile-estiva. In questo caso occorre posizionare quelle di maggiore altezza sullo sfondo, mentre in primo piano vanno poste le spiree derivate da Spirea japonica, in modo che non vengano soffocate.
Per quanto riguarda la messa a dimora, generalmente nei vivai si trovano esemplari coltivati in vaso del diametro medio di 16-22 cm. Realizzate perciò una buca delle dimensioni pari al doppio del volume del vaso di coltivazione e predisponete sul fondo uno strato di materiale drenante dello spessore di circa 3-5 cm. Aggiungete terra di scavo quanto basta affinché la superficie del pane di terra della pianta sia in linea con il piano di campagna, quindi adagiatevi la pianta. Riempite gli spazi rimasti vuoti con altra terra di scavo, premendola moderatamente con i piedi per farla aderire bene al pane di radici della pianta; infine irrigate abbondantemente. Nel caso mettiate a dimora più esemplari in gruppo, o lungo una bordura o un vialetto, rispettate una distanza di almeno un metro tra un arbusto e l’altro nel caso di spiree di grande sviluppo (cioè quelle a fioritura precoce primaverile) e di 30-60 cm tra un esemplare e l’altro nel caso di spiree di sviluppo più contenuto (cioè a fioritura tardo-primaverile estiva), in modo che si sviluppino liberamente senza disturbarsi.
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