di Fabio Fioravanti
I consigli di ottobre
È l’ora del sovescio (dove il terreno è libero) e delle concimazioni autunnali con il compost biodinamico. L’autunno è da sempre la stagione delle concimazioni. Il terreno può elaborare ed assorbire in maniera equilibrata gli elementi nutritivi. Concimando in maniera adeguata in questo periodo si riescono a prevenire molti problemi legati a crittogame e altre malattie, come anche attacchi parassitari durante la primavera o l’estate.
L’autunno è anche il momento ideale per mettere a dimora la maggior parte di alberi e arbusti. Ciò è valido sia per la realizzazione di siepi, alberature e boschetti ed anche per la realizzazione di impianti produttivi come i frutteti (comunque prima dell’arrivo del freddo).
Sovesci
Attraverso il sovescio si porta vita al terreno. Vi è una famiglia botanica che non deve mai mancare nei campi, per nessun motivo: le Leguminose. L’inserimento periodico nelle rotazioni di questa famiglia botanica esalta l’azione dei preparati biodinamici e la amplifica. Oltre, quindi, ad apportare azoto le Leguminose favoriscono l’attività vitale del suolo. Nelle rotazioni devono essere sempre inseriti i sovesci multispecie contenenti Leguminose o, in alcuni casi, anche solo di questa famiglia.
Compost
Il periodo autunnale è anche il più indicato per distribuire il compost. Le concimazioni estive, invece, rischiano di creare problemi, soprattutto se il compost non è ben trasformato.
Aglio e bulbi per cipollotti e ultime semine
Ottobre è il momento in cui seminare fave e, opportunamente protetti, anche piselli e spinaci (dipende sempre dalle zone climatiche). Le fave seminate in questo periodo sono meno soggette ad attacchi parassitari (afidi) rispetto a quelle seminate in primavera, e sono anche più saporite (ciò vale per tutte quelle colture che passano attraverso l’inverno e che, ovviamente, sono in grado di resistere al gelo ed al freddo). È il momento per interrare anche gli spicchi d’aglio e i bulbi per cipollotti. Per questi ultimi è bene fare un bagno radice utilizzando 10 ml di propoli idroalcolico + 10 grammi di zolfo bagnabile ventilato (da miniera) sciolti in 10 litri d’acqua e mescolati in modo da amalgamare bene il tutto. Poi si metteranno a bagno bulbi ed anche piantine di cipolla per 2 ore. Prima della messa a dimora nel terreno andranno poi fatti scolare bene. Così facendo si andranno a disinfettare queste piante (operazione utile in zone umide o soggette a patologie) e si andrà ad apportare zolfo, elemento utile a tutte le Liliacee. Nota: le Liliacee non gradiscono invece il macerato di ortica (che è comunque indicato durante la fase di crescita e spinta vegetativa o nei periodi caldi e siccitosi, opportunamente diluito).