Alocasia, aralia, aspidistra e aucuba: piante sempreverdi ornamentali quasi dimenticate
Queste piante, dal fascino un po’ retrò, erano coltivate dalle nostre nonne e stanno solo oggi lentamente tornando di moda: un po’ per la rusticità, per la capacità di adattarsi a luoghi poco luminosi e perché si adattano a crescere in vaso senza grossi problemi.
Piante sempreverdi ornamentali: Alocasia
L’alocasia (Alocasia macrorrhiza) è chiamata anche “orecchie di elefante” per le grandi dimensioni delle sue foglie. E’ una specie proveniente dal Sud-Est asiatico ed è particolarmente adatta a dare un tocco “esotico” a cortili e giardini, purché venga posizionata in un ambiente fresco, umido e adeguatamente spazioso. Si presenta con un folto ciuffo di foglie ovale, lunghe anche più di un metro, larghe dai 40 ai 50 cm di colore verde brillante e con nervature molto marcate.
Se coltivata in contenitore (normalmente nelle regioni più fredde, per ripararla in invero) questo deve possibilmente essere in terracotta, per lasciar respirare l’apparato radicale, e avere grandi dimensioni in modo da garantirle stabilità. Il terreno deve possibilmente essere un miscuglio tra terriccio universale e sabbia di fiume, in modo da favorire lo sgrondo dell’acqua e da non avere ristagni a livello del rizoma. Si consiglia poi di posizionare nel sottovaso uno strato di argilla espansa (3-4 dita) da tenere sempre coperto d’acqua in modo da garantire l’umidità di cui necessita la pianta simulando il suo ambiente naturale, se c’è poca umidità poi si possono nebulizzare le foglie con acqua non calcarea. In estate è buona cosa collocarla in giardino, all’ombra degli alberi. In primavera e estate va irrigata abbondantemente ma evitando assolutamente i ristagni d’acqua che porterebbero alla marcescenza del rizoma.
Piante sempreverdi ornamentali: Aralia
L’aralia (Aralia japonica) è una pianta imponente originaria dal Giappone. E’ un arbusto sempreverde che in età adulta raggiunge anche i 4-5 metri d’altezza ed ha foglie palmate, larghe 30-40 cm e altrettanto lunghe, divise in 5-8 lobi, provviste di un robusto picciolo lungo circa 15 cm.
Ad estate-inizio autunno compaiono i fiori di colore bianco-giallastro riuniti in infiorescenze globose. Non è consigliabile posizionare l’aralia in ambienti angusti, visto il suo sviluppo imponente, ma è bene garantirle tutto lo spazio necessario.
Non tollera il sole diretto, quindi va coltivata a Est o a Nord, oppure al riparo di alberi dalla chioma leggera o in un atrio illuminato da ampie finestre. Il terreno ideale per l’aralia è leggermente acido, ricco di sostanza organica e ben drenato. In inverno va irrigata con moderazione, in primavera-estate invece necessita di abbondanti irrigazioni, lasciando asciugare il terreno tra l’una e l’altra e, se l’ambiente è molto secco, è bene nebulizzare la chioma ogni 2-3 giorni con acqua non calcarea.
L’aralia spesso si svuota alla base, in tal caso occorre tagliare i rami più sottili a circa 8-10 cm da terra per stimolare la pianta a emettere nuovi germogli.
Piante sempreverdi ornamentali: Aspidistra
L’aspidistra (Aspidistria elatior) è una specie sempreverde originaria del sottobosco della Cina è una delle piante più robuste. E’ una pianta dalle eccezionali capacità di adattamento che richiede poche cure e pochissima luce, tanto che una diretta esposizione ai raggi solari, se pur breve, determina importanti scottature delle foglie. E’ adatta per essere posizionata al nord e vegeta bene con temperature tra i 5 e i 20°C; temperature maggiori e soprattutto l’aria secca determinano una crescita stentata.
L’aspidistra è provvista di fusti sotterranei (rizomi) dai quali si sviluppano ciuffi di foglie lanceolate lunghe fino a 70 cm e larghe 10-20 cm di colore verde scuro, lucide e coriacee, con un lungo picciolo (20-30 cm). Le uniche caratteristiche che deve avere il terreno è di essere ben permeabile e ricco di sostanza organica. Si consiglia quindi, in vaso, di usare terriccio universale, compost e sabbia grossolana di fiume in parti uguali per favorire lo sgrondo dell’acqua che provocherebbe altrimenti marcescenze nel rizoma. Anche se resiste egregiamente anche alla siccità, si consiglia, durante il periodo primaverile-estivo, di irrigarla periodicamente, al contrario in inverno bisogna limitarsi a mantenere leggermente umido il terriccio.
Piante sempreverdi ornamentali: Aucuba
L’aucuba (Aucuba japonica) è un arbusto sempreverde originario del Giappone ed è una specie ideale per il Centro Nord e per zone caratterizzate da inverni freddi. Tollera bene temperature fino a -15°, al contrario soffre se esposta a temperature di 20-25° C soprattutto al sole; va quindi coltivata a mezz’ombra e cresce anche in ombra completa.
Ha foglie lunghe 10-15 cm e larghe 7-10 cm, di colore verde, lucide, coriacee e dentellate ai margini, provviste di un corto picciolo. A inizio primavera compaiono i fiori, poco appariscenti, che perdurano sulla pianta per 2-3 settimane e danno origine, in tarda primavera-estate a bacche rosse (solo su piante femminili).
L’aucuba vuole terreni ricchi di sostanza organica, tendenzialmente acidi e ben drenati. Se viene coltivata in piena terra è bene porla a dimora in terreni ricchi di humus e freschi e assicurandosi che non si formino ristagni. in vaso quindi la miscela ideale è terriccio per piante acidofile misto a compost e sabbia di fiume. Ha un’ottima resistenza alla siccità e all’inquinamento urbano.
Nel caso in cui la pianta si svuotasse alla base occorre intervenire verso marzo-aprile tagliando i fusti più esili a 8-10 cm da terra in modo da stimolare l’emissione di nuovi germogli.
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