Come predisporre le protezioni per difendere gli ortaggi dal freddo
Per i danni causati agli ortaggi dalle basse temperature non vi sono mezzi curativi, ma devono essere messi in atto accorgimenti preventivi: l’installazione di protezioni va unita alla scelta di specie e varietà adatte al periodo i coltivazione. per poter raccogliere dall’autunno a fine inverno di specie e varietà adatte al periodo di coltivazione. Per poter raccogliere dall’autunno a fine inverno risulta molto importante anche rispettare i tempi di semina e/o trapianto.
Il freddo può causare agli ortaggi danni molto rilevanti, soprattutto se l’andamento stagionale è stato favorevole allo sviluppo delle colture.
Al contrario, se arriva graduale, le piante si adattano meglio alle basse temperature e, in genere, i danni risultano minori. Le perdite di produzione si verificano perché gli ortaggi sono molti ricchi d’acqua, che gela al loro interno e li rende non più commestibili.
Come difendere gli ortaggi dal freddo?
Per evitare che il freddo danneggi le colture dell’orto e vanifichi il nostro lavoro occorre pertanto adottare efficaci mezzi che consistono nella predisposizione di tunnel e/o di veli di tessuto non tessuto.
I tunnel (piccoli o di medie dimensioni), sono strutture facilmente reperibili in commercio, che consentono di proteggere diversi ortaggi pure nel clima invernale piuttosto freddo della Pianura Padana e di alcune zone del Centro-Sud.
Qualora si verifichi una nevicata è bene sgomberare la neve dal tunnel il prima possibile , per evitare che si danneggino teli e strutture di sostegno.
Se non si utilizza il tunnel. i veli di tessuto non tessuto rappresentano una valida alternativa per proteggere gli ortaggi dalle basse temperature: è un materiale molto facile da stendere sulle aiole in coltivazione, in quanto leggero e maneggevole, non crea problemi estetici ed è riutilizzabile e poco costoso.
Con il tessuto non tessuto si possono proteggere anche le aiole appena seminate (lattuga da taglio e da cogliere, cicoria valerianella ecc), che daranno la loro produzione a fine inverno-inizio primavera. I veli si possono lasciare sulle aiole anche in caso di neve, in quanto non vengono danneggiati.
Oltre a contenere i danni da gelo il tessuto non tessuto aumenta al contempo la resa degli ortaggi rispetto a quelli lasciati scoperti, dato che al momento della pulizia degli ortaggi risulta minore lo scarto rispetto a quelli coltivati senza alcun tipo di protezione.
Il periodo per installare i tunnel e posare i veli di tessuto non tessuto varia da zona a zona e da coltura a coltura. In Pianura Padana, a grandi linee, si va da metà ottobre a metà novembre.
I tunnel si possono installare sulle aiole già da fine settembre, anche per riparare le colture da possibili forti piogge o se si desidera raccogliere entro la fine dell’autunno ortaggi già abbastanza sviluppati che il freddo potrebbe “bloccare” vegetativamente. Bisogna comunque tenere presente che se il freddo arriva improvvisamente, l’installazione dei tunnel deve risultare il più possibile tempestiva.
Se per il periodo è molto importante predisporre protezioni per difendere gli ortaggi dal freddo, altrettanto importante è aver scelto specie adatte al periodo di coltivazione. Infatti, i danni provocati dal freddo agli ortaggi risultano diversi in rapporto alle differenti specie coltivate.
La resistenza alle temperature però è legata non solo alla specie, ma anche alle varietà coltivate. Non si possono cioè coltivare varietà selezionate per la produzione estiva in questo periodo pretendendo resistano al freddo.
Perciò , quando si acquistano sementi o piantine, è necessario scegliere le specie e le varietà più resistenti al freddo , che forniscano la loro produzione dalla fine dell’autunno e per buona parte dell’inverno. Tra queste citiamo, solo a titolo di esempio, la verza violacea di Verona e il radicchio di Chioggia tardivo invernale.
Devono resistere al freddo anche ortaggi che possono trascorrere nel terreno il periodo invernale. Questi vengono messi a dimora in autunno (o in inverno) e riprendono velocemente la vegetazione quando le temperature aumentano.
Anche i tempi di semina e/o trapianto influiscono in maniera preponderante sulla resistenza degli ortaggi al freddo.
Per poter usufruire della maggior quantità possibile di ortaggi a coltivazione autunno-invernale, determinante è attuare semine e/o trapianti nei momenti opportuni.
Questo per poter far giungere alle diverse varietà il loro sviluppo caratteristico prima dell’arrivo del freddo. Se la semina e il trapianto vengono eseguiti in ritardo la crescita viene bloccata o molto rallentata dalle gelate. Il prodotto risulta così privo delle caratteristiche tipiche, come per esempio dimensioni ridotte, cespi formati poco chiusi, quantità scarse, qualità gustative poco rispondenti a quelle caratteristiche della varietà, ecc.
In genere il periodo in cui vanno eseguiti semine e trapianti è indicato sulle buste che contengono i semi, oppure è riportato sui cataloghi delle ditte produttrici o distributrici delle sementi. Ricordiamo poi che durante il ciclo di coltivazione occorre concimare limitatamente, specialmente con fertilizzanti a base di azoto, perché eccessivi apporti di questi concimi, tra gli altri inconvenienti, diminuiscono la resistenza degli ortaggi alle basse temperature.
In inverno è opportuno che la temperatura degli ambienti dove si tengono gli ortaggi sia un paio di gradi sopra lo zero, altrimenti i prodotti potrebbero venire danneggiati dalle basse temperature.
A questo fanno eccezione le patate che bisogna mantenere idealmente a 4-6°C, dato che temperature più basse causano l’indolcimento dei tuberi, che così sono poco adatti, o non più adatti, al consumo. Ancora più elevate sono le temperature di conservazione delle zucchine e delle patate americane, che non devono andare sotto i 12-15°C.
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