Seconda fase di progettazione di un giardino biodinamico.
Proseguendo nelle varie fasi della progettazione uno dei cardini fondamentali dell’agricoltura biodinamica è considerare il giardino/azienda agricola come un vero e proprio organismo vivente che e’ avvolto da una pelle.
La pelle è rappresentata dalle siepi (i terreni in agricoltura biodinamica sono sempre circondati da siepi anche per favorire il microclima e la biodiversità) e/o dalle fasce boschive.
Gli organi all’interno sono il prato, il frutteto, l’orto, le aiole, il laghetto, zone umide, zone soleggiate e il compost.
> Leggi la Fase 1 di Progettazione di un Giardino Bio
Ricordiamoci di tener presenti gli organi del regno animale quali insetti, uccelli, lombrichi, animali domestici, ecc.
Ogni organo ha una funzione specifica e ben determinata durante (e non solo) la fase di progettazione di un giardino biodinamico.
Funzioni degli organi:
- L’organo bosco ha la funzione di filtrare e purificare l’aria che gli animali e l’uomo respirano
- L’organo prato ha la funzione di purificare l’acqua di percolazione nelle falde e tramite il muschio da equilibratore dell’umidità del terreno
- L’organo laghetto oltre a creare la base per il microclima ha la funzione di trattenere l’umidità relativa, di controllo dei funghi antagonisti attirandoli dalla foglia delle piante verso l’acqua il tutto deve essere proporzionato alla superficie dell’area e può fare da bacino di irrigazione con lo scopo di decantare e naturalizzare l’acqua
- L’organo albero da frutto ha il compito di trattenere le forze astrali nel giardino
- L’organo fiore è utile per alimentare insetti pronubi quindi la vita del vostro organismo agricolo
- Tutto l’insieme e quindi il suo equilibrio forma un complesso in cui si svolgono attività e processi di trasformazione e metamorfosi.
Ogni organo presiede una o più attitudini, e per questo deve inserirsi in modo proprio nello spazio e nel tempo agevolando la sua crescita.
Dall’inserirsi all’interno dello spazio nasce la sua forma specifica, mentre dalla relazione con il tempo le stagioni determina i ritmi vitali e tutto questo tramite la sua forma specifica e i ritmi vitali determinano la relazione con gli altri organi.
Va da sé che ogni organo può svolgere in modo più o meno corretto la sua funzione ideale all’interno dell’organismo chiaramente condizionato anche da fattori esterni quali condizioni meteo, ma soprattutto l’uomo consapevole o meno.
La somma dei vari organi e la loro armonia determina la funzione superiore di salute dell’Organismo agricolo e ne determina individualità dello stesso.
E’ chiaro che la salute del nostro nuovo ecosistema dipende dalla tecnica e dall’armonia con le quali ogni organo è stato inserito, oltre dalle tecniche agronomiche svolte.
Solo la conoscenza dei processi fisici e di quelli vitali può permettere una sana progettazione, che tenga conto delle relazioni tra la terra e il cosmo e la sommatoria delle componenti vitali e non vitali conferiscono al giardino un carattere di individualità.
Tanto piu gli alberi, gli arbusti, le aiole, l’orto, il frutteto,gli animali, ecc. sono in sintonia fra loro per colori, spazi, profondità, estetica e non ultima la loro vitalità, tanto più il giardino acquista un carattere individuale e unico, rispecchiando il temperamento del proprietario coltivatore.
Fondamentale dopo la progettazione è mantenere i vari organi viventi all’interno dell’organismo tramite pratiche agronomiche adeguate sopportate dai preparati biodinamici.
Quindi per qualsiasi fattore interno o esterno, vi è la perdita di forze vitali di uno o più organi si ha la formazione di varie fitopatologie. Questa perdita di forze vitali è percepita dalla pratica dell’OSSERVAZIONE da parte dell’IO nell’azienda.
Per mantenere vivi gli organi l’A.B. ci aiuta con l’uso dei preparati. Così facendo riusciamo ad ottenere e mantenere il nostro giardino a “ciclo chiuso“.