La preparazione del terriccio per semina in vasetti o in semenzai può essere fatta con diversi ingredienti.
E’ preferibile la produzione di piantine con il pane di terra (in alveoli).
Per non correre rischi, e per praticità, la maggior parte dei produttori usa substrati composti in prevalenza da torba nera di provenienza certificata e sicura, idonea per pH e salinità alla produzione di piante da orto.
Questi substrati sono pronti all’uso e adatti alla produzione di piantine da orto. In commercio vi sono terricci per semina vari, costituiti da ingredienti diversi dalla sola torba nera. E’ importante che siano idonei all’agricoltura biologica certificata.
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Come preparare il terriccio per semina:
Possono comunque esservi molte varianti, naturalmente più dispendiose e meno pratiche.
E’ possibile utilizzare 1/3 di torba nera, 1/3 di sabbia silicea fine e 1/3 di ottima terra fertile friabile e sciolta (magari del proprio orto) oppure, in alternativa a quest’ultimo ingrediente, si può utilizzare humus vegetale di lombrico ben trasformato da compostaggio biodinamico.
Questi ultimi due ingredienti possono contenere semi di infestanti, soprattutto nel caso della terra.
Si può aggiungere, volendo, un 2-3 % di leonardite. Il tutto va miscelato bene ed irrorato con il preparato 500 (il preparato va dinamizzato 1 ora).
Una volta seminato, ricoprire con un leggero strato di sabbia silicea la superficie del semenzaio o degli alveoli in modo da evitare la formazione de alghe, muschi o marciumi.
A seconda delle esigenze della singola specie e delle relative cultivar è possibile variare gli ingredienti per il substrato.
Può andare bene anche un mix composto da 3/5 di torba nera (idonea alle piante da orto) 1/5 di sabbia silicea e 1/5 di buona terra fertile, utilizzando sempre il preparato 500 dinamizzato per inumidire il substrato subito dopo la semina.
Le giovani piantine sono molto sensibili alla salinità, di del compost maturo lo puo mescolare con la sabbia silicea cosi ottiene un substrato da ciclo chiuso.
E’ quindi opportuno utilizzare sostanze che siano stabili ed equilibrate.
Non vi è comunque nessun dogma per quanto riguarda la preparazione del substrato e può andare bene anche l’uso di 4/5 di torba + 1/5 di sabbia silicea.
Anche l’uso del basalto in polvere, in minima dose, può dare ottimi risultati.
Possono essere usate anche le argille (bentonite), senza però superare il 10% del volume totale.
Le irrigazioni vanno fatte evitando getti d’acqua intensi e forti; occorre bagnare con moderazione nebulizzando, e vanno evitati eccessi o carenze nella somministrazione dell’acqua.
Nel caso si voglia dare la spinta alla vegetazione o prima della messa a dimora in pien0o campo è possibile irrigare con macerato di ortica ben fatto e opportunamente diluito (1/20 ma anche 1/30).
Le Liliacee non gradiscono il macerato di ortica.
In serra è bene mantenere temperature costanti, che non siano eccessivamente alte o basse.
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