L’aloe: pianta succulenta dalle molteplici proprietà curative.
La parola aloe è di origine araba e significa “amaro e trasparente”, un chiaro riferimento al sapore del succo (o latice) purgativo e dall’aspetto del gel, entrambi estratti dalle foglie carnose, di questa pianta succulenta.
Il genere Aloe appartiene alla famiglia delle Liliacee, nel mondo a ne esistono circa 350 specie.
Le piante di aloe più utilizzate a scopo alimentare, medicinale e cosmetico sono l’Aloe arborescens, l’Aloe ferox e l’Aloe vera.
L’impiego dell’aloe da parte dell’uomo è molto antico, così che le conoscenze circa le sue proprietà salutistiche e medicinali, dovute prevalentemente all’impiego dei succhi e della polpa estratti dalla foglia e ricchi di principi attivi, risultano essere molto ampie e diffuse.
Dalla pianta di Aloe si ottengono due prodotti: il succo e il gel
Dalle foglie dell’aloe si estraggono due prodotti: il succo e il gel, comunemente reperibili in erboristeria.
Il succo (che si ottiene dalla spremitura della foglia) è ricco di vitamine dei gruppi A,B,C,D,E, Sali minerali, antrachinoni (aloina in particolare), che sono molecole ad azione purgativa che stimolano la peristalsi intestinale e altre sostanze.
Il succo può essere anche essiccato; in questo caso si presenta come un ammasso resinoso di colore quasi nero e dal contenuto in aloina molto concentrato, divenendo così un prodotto dalle proprietà purganti molto drastiche, da usarsi con molta precauzione e a dosi di 0,1-0,5 grammi al giorno e da non somministrare a bambini o a persone debilitate poiché può provocare forti diarree con perdite di Sali e liquidi organici.
Il gel si ricava dalla sostanza contenuta nella parte più interna della foglia, ricca di mucillagini e polisaccaridi, oltre che di enzimi, vitamine e sali minerali.
Sia il succo che il gel hanno un’azione antinfiammatoria su tutti i tessuti e mucose e sulla pelle in particolare (per trattare scottature, arrossamenti, eczemi).
Specifica e importante è anche l’azione cicatrizzante e rigenerante cellulare nei casi di lacerazione e/o ferite, oltre che per l’attenuazione delle infezioni.
Per uso interno il gel ha anche un’azione protettiva del sistema gastrointestinale, in quanto ripara i tessuti interni in caso di ulcere, bruciori ed infiammazioni ed assorbe le tossine disattivandole e favorendone l’espulsione.
Ancora, cura infezioni batteriche, infiammazioni ali organi genitali e disturbi agli occhi (arrossamenti, congiuntiviti e catarata), cura le infiammazioni delle vie respiratorie, come mal di gola e laringiti.
Le proprietà rigeneranti cellulari dell’aloe vengono sfruttate anche in cosmesi, per realizzare creme e prodotti rinfrescanti, idratanti e elasticizzanti della pelle.
Come ricavare succo e gel dalla pianta di aloe in giardino.
Se si dispone di una pianta di aloe di una delle tre specie qui sopra illustrate, potete utilizzarne le foglie per preparare il succo fresco o il gel, da impiegare poi per applicazioni esterne o da bere nelle dosi di 1-2 cucchiai al giorno, anche per lunghi periodi (esempio 30 giorni).
E’ importante che si scelgano foglie di piante di almeno 2-3 anni, sufficientemente grosse, succose, sane e pulite (vanno lavate e asciugate con un panno).
Praticare poi un’incisione lungo tutta la lunghezza della foglia , per poterla aprire a libro ed estrarne il gel con un cucchiaio.
Esso si presenta come una massa gelatinosa, brillante e traslucida e lo si può utilizzare subito, per esempio spalmandolo, sulla pelle da trattare.
Il succo, invece, si può ottenere per spremitura della foglia.
Anche in questo caso il prodotto va subito utilizzato poiché tende a ossidarsi velocemente e può essere conservato in frigorifero al massimo 1-2 giorni.
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